Berlino decide di rinviare il piano di dismettere tutte le centrali del paese entro fine anno.
Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz dicendo che sta valutando di mantenere operativi gli ultimi tre impianti nucleari ancora attivi in Germania. Le centrali nucleari, secondo quanto stabilito dal governo tedesco, sarebbero dovute essere chiuse entro il prossimo dicembre. Ma data la situazione energetica attuale e le continue pressioni da parte di Mosca, la chiusura è stata rinviata. Il motivo è appunto legato all’emergenza energetica della Germania legata ai tagli sul gas della Russia.
Il cancelliere tedesco non ha dato molti dettagli su questa decisione o sul futuro dei reattori nucleari ancora attivi. Ma è rimasto molto vago dicendo solo “potrebbe avere senso” mantenerli aperti. Forse fintanto che l’emergenza volgerà a termine. La Germania dipende moltissimo dalla Russia per il gas nel frattempo che cercava di rendersi autonoma dall’energia nucleare. Ora però c’è bisogno che si renda autonoma da Mosca e potrebbe tornargli utile l’energia nucleare.
Le misure tedesche per far fronte all’emergenza energetica: aperti reattori nucleari
La Germania vantava ben 17 reattori nucleari prima di decidere di dismetterli. Ora ne restano solo tre, da cu la Germania ricava il 6% della sua elettricità. Questa decisione si inserisce con la decisione di riaprire alcune centrali a carbone dismesse. Una decisione che andava completamente contro gli obiettivi climatici mondiali di ridurre le emissioni di co2.
La causa risiede nell’utilizzo del gas come strumento di ricatto da parte di Putin che settimane fa aveva chiuso il nord stream 1, il gasdotto che collega la Russia alla Germania per poi riprendere i flussi con il 20% in meno. Le misure emergenziali che sta adottando il paese sono solo per far fronte ad avere sufficienti riserve di energia.